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In Ricordo di Franco Maria Ricci

«L’Italia ha bisogno di molta tecnologia a servizio del turismo ma soprattutto ha bisogno di Cultura»

Era la calda estate del 2014 quando ho conosciuto Franco Maria Ricci. Me lo presentò suo nipote Edoardo. Camminavo in quello straordinario, gigantesco e fitto labirinto di bambù con la volontà di riuscire a portare la banda ultra larga COMeSER. L’obiettivo era coprire gli spazi culturali interni e le aree dove si svolgono i convegni, affinché manager, imprenditori e visitatori potessero avere connessione. Per me e per la mia squadra era una bellissima sfida servire il Labirinto di Franco Maria Ricci. Per il team di Ricci era una necessità. Lui ascoltò tutti i nostri discorsi con interesse, il dibattersi tra le parti: poi, silenzio, fece un cenno e prese la parola. La sua unica preoccupazione fu – di fatto – che non venisse spostato neanche un bambù, che nulla venisse intaccato con fili e strutture, che l’estetica fosse salva. Questo mi colpì tantissimo di quell’uomo così fedele al suo pensare. Allora spiegai che nulla avrebbe intaccato l’estetica del Labirinto, semplicemente ridondanza per fare arrivare il segnale. COMESER divenne così il fornitore ufficiale di connettività al Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Fontanellato (PR) nel cuore delle terre verdiane. Il Labirinto della Masone su otto ettari di terreno aprì al pubblico a maggio 2015.Oggi, all’indomani della sua morte, sono qui a ricordare con stima Franco Maria Ricci, grande in tutto.L’Italia ha bisogno di molta tecnologia a servizio del turismo ma soprattutto ha bisogno di Cultura, di preservare, valorizzare e saper comunicare il patrimonio storico artistico italiano. Ecco perché FMR mancherà.Gianluca Scarazzini

Presidente di Gruppo COMeSER

14 Settembre 2020

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